Riconoscere un attacco di panico
Riconoscere un attacco di panico
Il termine attacco di panico è ormai entrato nel linguaggio comune. Per questo viene spesso utilizzato per definire situazioni che non sono reali attacchi di panico. Viene confuso con momenti di forte ansia, di paura o di confusione.
Eccovi come viene definito un attacco di panico nei più comuni manuali di psicologia e psichiatria.
Un periodo preciso di paura o disagio intensi, durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti:
Palpitazioni, cardiopalmo e tachicardia
Sudorazione
Tremori fini o a grandi scosse
Dispnea o sensazione di soffocamento
Sensazione di asfissia
Dolore o fastidio al petto
Nausea o disturbi addominali
Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi)
Paura di perdere il controllo o di impazzire
Paura di morire
Parestesie (sensazioni di torpore o formicolio)
Brividi o vampate di calore
Gli attacchi di panico tendono a colpire di più le donne (2-3 volte più colpite rispetto agli uomini). Il momento di esordio si colloca nell’adulto giovane, intorno ai 25 anni. Sono maggiormente colpite le persone che hanno affrontato separazioni o divorzi. Infine, l’attacco di panico è decisamente più frequente nei parenti di primo grado di soggetti già sofferenti.
Molto spesso dopo il primo attacco rimane per molti giorni la paura persistente di avere un nuovo attacco. Se gli attacchi sono ricorrenti si può parlare di un disturbo da attacchi di panico.
Bibliografia:
DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Masson, Milano, 1997.
F. Giberti, R. Rossi, Manuale di Psichiatria, Piccin, Padova, 2005
Knowles JA, Weissman MM. Panic disorder and agoraphobia. In: American Psychiatric Press Review of Psychiatry, vol. 14. Washington, DC, Edited by Oldham JM, Riba MB.
Riconoscere un attacco di panico – Dott. Gabriele Ramonda – Psicologo a Chieri e Torino: mi occupo del sostegno psicologico e della cura in casi di ansia, depressioni, panico.
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