Sono depresso?

Sono depresso?

By: Dott. Gabriele Ramonda - Psicologo Psicoterapeuta | 1 Set 2017

Sono depresso? Differenze tra tristezza e depressione

Potresti avere trovato questo articolo dopo aver digitato su google “sono depresso?”. Non è una cosa cosi infrequente.

La parola depressione è ormai usata ovunque, è entrata nei discorsi comuni delle persone. Ma cosi facendo ha perso la sua specificità. Si usa dire di essere depressi anche quando non lo si è veramente, quando si è particolarmente tristi o in crisi.

Può essere utile però comprendere quando possiamo davvero parlare di depressione e quando invece si è in un normale, sano e fisiologico momento di tristezza. Soprattutto per comprendere se è il caso di approfondire la situazione ed intervenire per modificarla.

Devo fare una piccola, ma importante premessa: ognuno di noi è un essere irripetibile e complesso, e come tale vivrà emozioni, sentimenti e fasi della vita secondo la sua natura unica. Sia che si tratti di momenti di normale difficoltà e tristezza, sia che si tratti di crisi più profonde e difficili da affrontare come una crisi depressiva. Per questi motivi è sempre meglio non generalizzare. Possiamo trovare dei caratteri comuni che naturalmente avvicinano tristezza e depressione, ma vanno sempre presi con la giusta distanza ed il giusto scrupolo, onde evitare grossolane autodiagnosi e inutili preoccupazioni. Vi sono comunque alcune differenze chiare e riconoscibili tra tristezza e depressione.

Tristezza

La tristezza è un emozione normale, che periodicamente proviamo tutti, è legata a momenti della vita, a situazioni relazionali o anche a semplici cambiamenti meteo (quanti di noi si sentono tristi nei giorni di pioggia?). Può anche non avere un motivo chiaro e definito, capita di svegliarsi tristi senza sapere perchè. A volte si lega ad altre emozioni e sentimenti: delusione, disperazione, frustrazione. Quando è protratta per molto tempo può essere è il sintomo di qualcosa che si sta muovendo dentro di noi, di una crisi interiore, di una salutare esigenza di cambiamenti.

Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere molto spesso tristi.
(Erich Fromm)

Se escludiamo le fasi di grandi cambiamenti nella vita la tristezza non ha una durata prolungata e in ogni caso non invade tutti i settori dell’esistenza. Posso essere triste, ma incontrare volentieri un amico e magari scherzare con lui o ridere delle sue battute. Normalmente, come il normale dolore, procede ad ondate, si presenta e poi svanisce in momenti differenti. Abbiamo la sensazione che arrivi e se ne vada.

Qui troverete un interessate articolo di Vittorino Andreoli sulla scomparsa della tristezza.

 

Depressione

Quali sono i caratteri che potrebbero farci pensare ad una reale crisi depressiva nella nostra vita? Quando la risposta a “Sono depresso?” potrebbe essere affermativa?

Prenderò in esame due fra i più autorevoli manuali utilizzati dai medici e dagli psicologi di tutto il mondo per orientarsi e definire le sofferenze psichiche: il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) ed il PDM (Psychodynamic Diagnostic Manual). Ecco una sintesi di cosa dicono al capitolo depressione:

DSM:

Per trovarci di fronte ad un episodio depressivo devono esservi 5 o più tra questi sintomi, per un periodo di almeno 2 settimane:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni. Ci si sente tristi, vuoti, disperati.
  • Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni
  • Significativa perdita o aumento di peso oppure aumento o diminuzione dell’appetito quasi tutti i giorni
  • Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi tutti i giorni
  • Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni
  • Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati, quasi tutti i giorni
  • Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi tutti i giorni
  • Pensieri ricorrenti di morte

PDM:

“Un episodio depressivo è definito come un periodo della durata di almeno due settimane in cui una persona si sente depressa o diventa incapace di provare qualsiasi piacere, accompagnato da alcuni dei seguenti sintomi:

  • cambiamenti nei pattern del sonno, nell’appetito e nel desiderio sessuale, perdita di interesse per le cose che prima erano reputate interessanti, perdita del piacere della vita, perdita di energia, incapacità di concentrarsi, rallentamento dei riflessi e dei movimenti del corpo, sentimenti di colpa e pensieri suicidari.”

“La depressione non è soltanto una forma estrema di tristezza. E’ un disturbo che influenza sia la mente che il corpo (…). A differenza di un umore triste passeggero, la depressione (…) interferisce con il normale funzionamento lavorativo, scolastico o relazionale.

Dovunque mi fossi trovata, sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok, sarei stata sotto la stessa campana di vetro, a respirare la mia aria mefitica.
(Sylvia Plath)

 

Sono depresso? – Dott. Gabriele Ramonda – Psicologo a Torino e Chieri: mi occupo del sostegno psicologico e della cura in casi di ansia, depressioni, panico.

 

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